Don Carlo Luigi D’Aragona Tagliavia, 450 anni dalla sua presidenza del Regno di Sicilia: A Palermo il 30 settembre, convegno, corteo storico e concerto

Lo nomina anche Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi quando si riferisce alla pessima situazione di Milano che, tra gli altri mali, è in balia di briganti e dei così nominati “bravi”: Fino dall’otto aprile dell’anno 1583, l’Illustrissimo ed Eccellentissimo signor don Carlo d’Aragon, Principe di Castelvetrano, Duca di Terranuova, Marchese d’Avola, Conte di Burgeto, grande Ammiraglio, e gran Contestabile di Sicilia, Governatore di Milano e Capitan Generale di Sua Maestà Cattolica in Italia, pienamente informato della intollerabile miseria in che è vivuta e vive questa città di Milano, per cagione dei bravi e vagabondi, pubblica un bando contro di essi […].

Appassionato di storia di Sicilia e dei personaggi che ne hanno determinato lo sviluppo nel quadrante politico plurisecolare del Mediterraneo e dell’Europa, non potevo non segnalare questo personaggio e le celebrazioni preparate per il 30 settembre 2022.

Il 30 settembre ricorrono infatti i 450 anni dell’assunzione della presidenza del Regno di Sicilia da parte del Principe Don Carlo Luigi D’Aragona Tagliavia, Duca di Terranova, personaggio storico che ridisegnò l’assetto urbanistico di Palermo e di altri centri, fece realizzare piazza Bologni, l’ex Largo Aragona, poi il Cassaro (via Vittorio Emanuele), la posa della prima pietra del Porto di Palermo e molto altro.

Proprio in occasione della ricorrenza, a Palermo i Frati Cappuccini e il Comitato Storico Culturale “Carlo Luigi D’Aragona Tagliavia” hanno preparato una giornata di celebrazioni:

  • ore 9 convegno “L’opera di Don Carlo Luigi D’Aragona Tagliavia per il Regno di Sicilia” nella Chiesa di San Matteo ai Crociferi;
  • ore 16, il primo corteo storico in abiti d’epoca di proprietà dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini di Palermo – percorso: sull’asse del Cassaro (via Vittorio Emanuele), da Porta Felice al Palazzo dei Normanni. Il tutto sotto la direzione artistica della dottoressa Francesca Lucia Alessi;
  • ore 20,30 concerto nella Chiesa della Madonna della Pace dei Cappuccini con un programma di musiche rinascimentali sotto la direzione del Maestro Ranieri Schicchi.

Tra gli invitati non potevano mancare i discendenti del nobiluomo, come l’amico Giovanni Battista Tagliavia.

“Nei suoi anni di governo in qualità di presidente del Regno di Sicilia, tra il 1566 e il 1568 prima, e tra il 1571 e il 1577 dopo – ricorda Giovanni Battista Tagliavia citando l’architetto Maurizio Vesco – Carlo Aragona Tagliavia, il Magnus Siculus, Gran Siciliano per eccellenza, fu anche impegnato in vario modo nella promozione o nella conduzione di alcuni degli interventi urbanistici più importanti nella storia di Palermo, elementi di un piano di lunga durata mirato a fare della città una moderna capitale europea. Un ruolo decisivo, ad esempio, ebbe nella realizzazione della strada Toledo e del grande nuovo porto, due opere contemporanee e di straordinaria complessità, anche tecnica, due mirabilia palermitane ai tempi celebrate per la loro modernità in tutta Europa”.

Accenni su Don Carlo Luigi D’Aragona Tagliavia

Stemma della Famiglia Tagliavia (composizione grafica © Giuseppe Grifeo)

Il Principe Carlo Luigi nacque a Palermo il 25 dicembre 1521, morì a Madrid, 23 settembre 1599. Unito in matrimonio con la Marchesa Margherita Ventimiglia e Moncada, fu uomo potentissimo. Esponente di un’antichissima famiglia, i Tagliavia signori di Castelvetrano di cui ebbero il titolo di principi (il primo fu proprio Carlo Luigi), condottieri e politici, partecipanti alla battaglia di Lepanto (sempre Carlo Luigi come ammiraglio del Regno di Sicilia), uniti alla Casa Reale d’Aragona (la madre di questo principe era una Aragona Alliata).

Nel 1546 a Castelvetrano Don Carlo fondò il convento dei Frati cappuccini supportato finanziariamente da una rendita e portandovi preziose reliquie come una parte del velo di Sant’Anna e i resti del frate Pietro di Mazara che arrivò insieme a un crocifisso miracoloso. Dopo il 1570, fece ingrandire la chiesa di San Domenico.

Per quaranta giorni Fu anche reggente del trono di Spagna: rimase in carica per quaranta giorni dopo l’abdicazione dell’Imperatore Carlo V (1557) il cui figlio Filippo non era ancora maggiorenne.

Informazioni sull’evento

e-mail: comitatodaragonavicere@hotmail.com

tel.: +393395893771

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